sabato 30 dicembre 2023

il bigamo

Nella sua versione italiana, “The Bigamist” fu tradotto con un bislacco e fuorviante “La grande nebbia” (fenomeno atmosferico del quale nel film non v’è traccia alcuna) probabilmente perché si riteneva che l’originale fosse troppo programmatico e poco rispondente al genere noir verso il quale si voleva indirizzare mentalmente il pubblico. La bigamia, in realtà, la si scopre quasi subito, ma si tratta unicamente del punto di partenza per una narrazione tutta in flashback che ripercorre la genesi e il complicato sviluppo di tale condizione, con il risultato di concretizzarsi nell’esatto contrario del genere noir al quale si strizzava l’occhio, ovvero un film sentimentale — peraltro dai risvolti autobiografici per regista e sceneggiatore — dove i buoni e i cattivi sono aboliti, ed ognuno ha le proprie ragioni.

1953, regia di Ida Lupino, soggetto di Larry Marcus e Lou Schor, sceneggiatura di Collier Young, musiche di Leith Stevens, con Edmond O’Brien, Ida Lupino, Joan Fontaine (sorella di Olivia de Havilland, ndr)

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