martedì 23 aprile 2019

before Bobby Solo


Dice WikiMinkia che “Domenica d’agosto” sarebbe stato responsabile della deviazione del neorealismo verso la commedia di costume. In effetti, per una buona parte iniziale sembra addirittura di trovarsi di fronte al capostipite dei film vacanzieri & cinepanettonici anni ’80 nei quali imperversavano i vari Jerry Calà, Massimo Boldi, etc. Senonché il realismo fa breccia, in maniera sottilmente inquietante, nella spiaggia minata (dalle bombe alleate inesplose) che costringe i due bagnanti ad un lungo giro nel bosco. Poi c’è il reduce dal fronte, socialmente disadattato come un Rambo ante-litteram, etc. Ma quello che fa appartenere al proprio tempo questa tutto sommato divertente pellicola è l’amarezza di fondo dei finali di ognuno degli episodi intersecati dei quali è composta, per i quali solo ad alcuni è concessa una lieve speranza per il futuro.

1950, regia di Luciano Emmer, soggetto di Sergio Amidei, sceneggiatura di Franco Brusati, Luciano Emmer, Giulio Macchi, Cesare Zavattini, musiche di Roman Vlad, interpretato da Franco Interlenghi, Ave Ninchi, Marcello Mastroianni, Emilio Cigoli ed altri attori ormai dimenticati