lunedì 12 marzo 2018

john


Il proposito di parlare di musica tramite il linguaggio del fumetto era già di per sé stesso indicativo quantomeno di una certa temerarietà, in quanto le due arti fanno capo a sistemi sensoriali differenti (l’udito, nel primo caso, e la vista, nel secondo), che nulla hanno a che fare l’uno con l’altro, motivo per il quale tutt’al piú si può cercare di essere quanto piú evocativi possibile. Inoltre, il buon Parisipaolo si cimenta col jazz, genere che già ha trovato strada fumettistica per via delle celebri storie di Muñoz e Sampayo, dedicate a Billie Holiday & company, e purtroppo il confronto con tali precedenti illustri non può che essere meno che impietoso. Aggiungiamo che il trattamento di questa graphic novel assume una connotazione estremamente didascalica. Che dire, dunque? L’unico senso di un fumetto come questo è di colmare una lacuna nella bibliografia italica di John Coltrane, il quale è inspiegabilmente assente da una qualsivoglia trattazione musicale e non (per non parlare della mitica seconda moglie Alice).
Coconino Press, 128 pagine, 17 euri