giovedì 11 agosto 2022

l'altra guerra

 

Se prescindessimo dalle succinte premesse al reportage della Reginella dal Donbass di qualche anno fa (e ora prontamente ristampato per l’occasione) potremmo tranquillamente scambiarlo per una inchiesta sull’Ucraina di oggi, post-invasione russa del 24 febbraio 2022. Città distrutte, scuole ed edifici diroccati, popolazione che vive nelle cantine, anziani in appartamenti senza finestre, civili convertitisi in soldati resistenti, etc. Invece siamo nel periodo tra il 2014 (rivoluzione di Maidan) e il 2020, e l’altro dettaglio che ogni tanto ci scuote dalla convinzione di leggere un resoconto piú recente è dato dalle continue punteggiature che l’autrice, convinta comunista pro-putiniana (e già qui ci sarebbe da ragionare) si lascia sfuggire con l’intento di dipingere gli ucraini come i cattivi della situazione, fascisti, etc., insomma la retorica che in questi ultimi mesi abbiamo imparato a conoscere bene, tanto che non ci si stupirebbe se questo libro fosse stato finanziato dal Kgb o da chi ne fa le veci (ma non lo crediamo, perché la passionalità dell’autrice, sedicente psicanalista, è sincera e trasparente). Insomma, non è certo il testo ideale per chiarirsi le idee sull’attuale conflitto, ma piuttosto una testimonianza degli orrori di tutte le guerre.

Exorma editore, 310 pagg., 16,50 euri

lunedì 8 agosto 2022

per una manciata di lire


“Per un pugno di dollari” non è stato il primo western italiano, né il primo film a fondere l’epica western con l’etica samurai (vedansi i “Magnifici sette” di qualche anno prima), ma piuttosto è stata l’occasione a basso budget che ha consentito a Sergio Leone di sperimentarsi in un genere allora in voga per costruire un’estetica tutta propria, che ha poi fatto scuola, e che qui troviamo ancora in nuce (sarà piú sviluppata già dal film seguente) dato che questa ‘opera prima’ era ancora troppo legata ad una storia allogena che lasciava pochi spazi liberi per i vuoti e per l’umorismo che di questa poetica sono parte fondamentale, con la complicità delle musiche di Morricone, vere e proprie co-protagoniste.

1964, regia di Sergio Leone, soggetto di S. Leone (tratto da “Yojimbo” di Kurosawa), sceneggiatura di S. Leone, Duccio Tessari, Fernando Di Leo, musiche di Ennio Morricone, con Clint Eastwood, Gianmaria Volonté, Marianne Koch e altri

lunedì 1 agosto 2022

The King

 

Biografia a fumetti, non autorizzata né dagli eredi, né dalla Marvel né dalla DC, ricostruita sulla base di interviste rilasciate in vita e di pubblicazioni varie. Troviamo conferma di quello che ci aspettiamo, ovvero la testimonianza della frenetica attività creatrice di Kirby, a partire dagli anni Quaranta, vòlta alla invenzione continua di personaggi da lanciare sul mercato, alcuni di successo, molti altri meno, ma che vengono continuamente recuperati ed aggiornati nel tempo per essere proposti ad editori differenti in momenti diversi della carriera. In questo senso è interessante la messa in fila in modo ordinato della multiformità di questa produzione e, tra le tante cose, scoprire che un personaggio come Thor era stato creato da Kirby almeno un decennio prima del lancio presso la Marvel (e capiamo cosí perché The King accampasse i suoi diritti d’autore nei confronti di Stan Lee). Dal punto di vista del disegno, se escludiamo un periodo maturo felice verso la fine dei Sessanta, il Nostro è sempre stato piuttosto mediocre — tanto che la discontinuità degli esiti grafici la si può spiegare con il predominio o meno di collaboratori piú o meno capaci dei quali si avvaleva — e il confronto con giganti come John Buscema, Wally Wood, Gil Kane o Neal Adams è impietoso, ma gli va riconosciuta una dinamicità eccezionale, sia a livello di attitudine che di stile, ed è indubbiamente suo il merito principale di aver dato una caratterizzazione grafica convincente (esplosiva, diremmo) al genere supereroistico. Oltre ai piú vari personaggi dei cartoons, abbiamo la possibilità di conoscere addetti ai lavori di primo e di secondo piano del mondo del fumetto dell’epoca — dai disegnatori, agli autori, agli editori, etc. — con particolari piuttosto sfiziosi che in una biografia autorizzata difficilmente avremmo potuto vedere. Ultima nota interessante: a professione già avviata, Kirby fu spedito in Europa a combattere i nazisti, ed il capitolo dedicato alla guerra è inaspettatamente piuttosto duro — un aspetto poco noto della sua vita — e indubbiamente contribuisce a spiegare la tempra caratteriale per la quale è conosciuto da sempre.

Rizzoli Lizard, 200 pagine a colori, 18 euri