venerdì 27 settembre 2019

fumetto imperfetto


L’opera capitale di Igortuveri, una graphic novel che ci ha messo un quarto di secolo a completare il suo iter (da storia a puntate incompleta, a ridefinizione e completamento come libro a fumetti, e infine come film diretto da Igort medesimo con protagonista il famoso attore fratello del cantante degli Avion Travel). Una storia di camorra, tematica che l’autore poteva sentire familiare solo in quanto emigrato nipponico, espatriato per disegnarvi dei fantomatici fumetti di cui sempre parla ma che nessuno ha mai visto. Lo stile di disegno iniziale anni ’90, di stampo espressionista, si trasforma nella sua edizione definitiva in una quasi linea chiara alla giapponese (appunto), a servire una storiella di clan, famiglie mafiose, morti ammazzati, e tutto il companatico. Insomma, il fumetto è una roba abbastanza inutile (ci stava bene magari nella collana popolare Le Storie di Bonelli, senza fare tanta caciara) e il film ci riserviamo di giudicarlo una volta veduto, ma non ci aspettiamo granché, e dai trailer si preannuncia dal punto di vista fotografico e cinetico una via di mezzo tra lo stile di Tarantino e quello di Sorrentino.