sabato 18 marzo 2023

angouleme

 

L’ultimo week-end di gennaio corrisponde, suppergiú, al periodo in cui si tiene a cadenza annuale il celebre festival del fumetto di Angouleme, evento che il buon Bastien Vivès deve conoscere bene e che perciò gli consente di costruirvi attorno una storia ivi ambientata, nella quale chiunque abbia presenziato almeno una volta (compreso chi scrive) riconosce il dipanarsi degli stand, delle mostre, dei locali della cittadina francese, attraversati dal filo conduttore di una fugace love story adulterina tra un disegnatore della Casterman e la signora di un nerd attempato e un po’ beota. Bastien Vivès si conferma ancora una volta uno dei migliori narratori grafici della scena europea dei nostri tempi, dal tratto sintetico ma sotto il quale soggiace una robusta struttura anatomica realistica, con un’impostazione della pagina influenzata dal layout dei manga e dalla grafica nipponica in generale (ci ricorda in un certo senso la passione per la scoperta delle stampe giapponesi di altri artisti francesi, di un secolo e mezzo prima), e le cui storie si scorrono molto velocemente tanto che le si può tranquillamente leggere di frodo in un paio di puntate in libreria, senza neanche prendersi la briga di acquistarle.

Bao Publishing, 2023, 184 pagine in b&n, 22 euri

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