domenica 5 febbraio 2023

first spiderman

 

Quello che è considerato l’esordio cinematografico del Tessiragnatele era in realtà la puntata pilota di una serie televisiva della CBS, non molto fortunata, ma che comunque genererà con i suoi episodi per le sale estere altri due pseudo-film negli anni successivi. La trasposizione mediatica da fumetto a cinema eleva il grado di realismo della rappresentazione che, paradossalmente, mette alla berlina l’inadeguatezza della resa dell’aspetto fantastico, dati i poveri strumenti di elaborazione visuale disponibili all’epoca. Inoltre, la destinazione al vasto pubblico ha probabilmente consigliato di eliminare l’aspetto scabroso all’origine della trasformazione di Peter Parker in Spider-Man, ovvero il menefreghismo del personaggio, che causò la morte dello zio, con conseguente perenne senso di colpa (alla base del famoso motto dei super-eroi con super-problemi, connaturato alla nuova leva di personaggi creati da Stan Lee). Il lato forse piú interessante di questa prova mediocre sta nella storia in sé, che vede protagonista un villain — ispirato a Kingpin — il quale, tramite un marchingegno che unisce computer elettronica onde radio etc., manipola le menti umane, il che ricorda molto da vicino quanto Cronenberg si divertirà a portare al parossismo qualche anno dopo coi suoi vari “Scanners” e “Videodrome” (del resto era risaputa la fissa del regista suddetto per i fumetti).

1977, regia di Egbert Warnderink Swackhamer Jr., soggetto e sceneggiatura di Alvin Boretz, interpretato da un certo Nicholas Hammond e altri

1 commento:

  1. Da bambino lo adoravo. Ho recentemente visto su YouTube tutti i 13 episodi in lingua originale e, sebbene con tutti i suoi limiti, l'ho trovata una serie divertente con attori in parte e simpatici (soprattutto J.J. Jameson).

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