sabato 19 febbraio 2022

hitokui


Grazie alla recente ondata di manga (ormai la terza in quattro decennii?) stanno arrivando nelle librerie italiane anche diverse produzioni minori del Sol Levante, delle quali sinceramente non se ne sentiva la mancanza. È questo il caso di “Hitokui”, un volume disegnato da tal Kazuo Kamimura che, certamente, stando alle biografie deve aver realizzato opere migliori di questa. Coadiuvato da Yu Aku, un celebre autore di testi di canzoni dell’epoca, racconta l’epopea di una tizia che dalla provincia si trasferisce a Tokyo con l’intenzione di sfondare nello spettacolo. Il mondo che ci viene rappresentato è quello dei primissimi anni Settanta, coi vari talent scout e manager in caccia di giovani promettenti star, da lanciare con pochi scrupoli nel business fruttuoso della moda e della canzone. L’idea di base, interessante in sé, è svolta in maniera superficiale e grottesca da un autore che, evidentemente, si trovava meglio a maneggiare strofe e ritornelli.

Edizione originale del 1972, J-Pop editore, 330 pag. in b&n, 14 euri

Nessun commento:

Posta un commento