mercoledì 6 gennaio 2021

un americano a roma

 


In una scena di “Tommaso”, il protagonista — alter ego di Abel Ferrara — afferma di avere in mente un remake della “Dolce vita”; in verità già quello che stiamo vedendo è una specie di libera reinterpretazione di “Otto e mezzo”. Il tema centrale è infatti ancora una volta la crisi creativa ed esistenziale di un regista cinematografico ma, mentre Fellini ci proiettava in un contesto fantasioso e spettacolare — paradossalmente gravido di potenziali idee per numerosi altri film — in questo caso seguiamo Dafoe nelle situazioni piú ordinarie della vita quotidiana, tanto personali e vicine al vero da venirgli affiancate quali partners la vera moglie e figlioletta di Ferrara. Naturalmente, trattandosi delle circostanze di una personalità artistica, che cerca di ambientarsi in una città diversa dalla sua New York, e perdipiú in fase di disintossicazione da droga e alcool, le attività parallele si allargano in situazioni meno consuete, quali una sorta di teatro relazionale corporeo, il corso di lingue o la psicoterapia di gruppo, dove il nostro può sfoggiare sé stesso in occasioni piuttosto bukowskiane, diciamo.

2019, scritto e diretto da Abel Ferrara, con Willem Dafoe, Cristina Chiriac e Anna Ferrara

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