mercoledì 26 settembre 2018

love ghost


“Fantasma d’amore” è un film piuttosto inconsueto per Mastroianni: di carattere paranormale, ma purtuttavia calato nella realtà di provincia (Pavia, Sondrio). Come nella “Donna che visse due volte”, il protagonista è ossessionato da una figura femminile, ma la razionalità hitchcockiana si fa da parte per un’inquietante atmosfera di sogno e di presenza di morte, nella quale l’idea paragnostica dell’aldilà viene lasciata affiorare solo sporadicamente dalla realtà concreta e spicciola di vita quotidiana nella quale è ambientata la storia, in maniera tale da rendere ancora piú forte l’impatto con le sue epifanie nell’aldiquà. Basato sul romanzo omonimo di Mino Milani, soffre forse un po’ del non perfetto adattamento del testo allo schermo, tale da rendere alcune situazioni (poche, comunque) rasenti il comico.

1981, regia Dino Risi, sceneggiatura di Bernardino Zapponi e Dino Risi (tratto dal romanzo di Mino Milani), musiche di Riz Ortolani, con Marcello Mastroianni e Romy Schneider

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