lunedì 31 luglio 2023

nippon-clochard

 

Hideo Azuma (1950-2019) — disegnatore piuttosto celebre per aver sfornato una quantità di manga per bambini e adolescenti, dei quali da noi arrivano solo Pollon e Nanako SOS per via di serie tv animate — attorno alla quarantina mi va in crisi, abbandona il tetto familiare e si mette a condurre una vita da clochard, e la prima metà del suo libro a fumetti sotto forma di diario è dedicata proprio al racconto degli espedienti dei quali vivono persone in queste condizioni, ed è forse la piú interessante. Successivamente trova un lavoro da operaio, tramite il quale cerca di reinserirsi in una vita regolare. Stacco temporale, e il Nostro torna indietro alla sua vita precedente da disegnatore, e la descrizione del mondo del fumetto nipponico quale vera e propria industria permette di intuire forse i motivi del suo esaurimento nervoso. Nuovo stacco, e nell’ultimo capitolo ci racconta il (tentato?) recupero dall’alcolismo nel quale nel frattempo era caduto, con conseguente ricovero ospedaliero e incontri psicoterapeutici, etc. Insomma, dopo una vita passata ad occuparsi soprattutto di storie per adolescenti ci ha lasciato il suo lavoro piú maturo, ma con lo stile comico di sempre.

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