sabato 2 maggio 2020

Karl Marx il giovane


Forse in nome dell’internazionalismo proletario, “Il giovane Karl Marx” è un prodotto partecipato da autori ed attori della provenienza piú varia (germanica, albionica, francese, ...) suggellato dalla regia di un direttore haitiano. Si narra l’incontro tra i giovani Marx ed Engels che, carambolando tra la Germania, Parigi, Manchester, Londra, etc., sviluppano le loro idee politiche a partire dal milieu socialista-utopico ed hegeliano del periodo, fino ad approdare alla Lega dei Giusti, un’associazione di stampo proletario-biblico-rivoluzionario, che indirizzeranno piú precisamente nella direzione del comunismo scientifico, e per la quale scriveranno il celeberrimo “Manifesto del Partito Comunista”, che voleva appunto essere una sorta di vangelo ad uso del movimento. Il film è ben fatto, con strizzatine d’occhio al pubblico meno engagée, e restituisce un buon quadro d’insieme della situazione sociale e dei personaggi che animavano la politica mitteleuropea di metà Ottocento, ma inevitabilmente l’intento enciclopedico tipico del bio-pic gli fa assumere le sembianze di un album di figurine, dove spuntano fuori proprio tutti (Proudhon, Bakunin, perfino Gustave Courbet, etc.). Comunque un film necessario.

2017, diretto da Raoul Peck, interpretato da varii attori perlopiú sconosciuti

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