Una di quelle mostre senza alcuna ragion d’essere. Data la vastità del tema ci può stare dentro la qualunque, ed infatti la divisione in sottosezioni recita: mogli, cortigiane, sante, eroine, etc., ovvero si pigliano i quadri a soggetto femminile di alcuni dei maggiori pittori del Cinquecento veneziano (oltre a Tiziano troviamo Giorgione, Palma Giovane e Palma Vecchio, Veronese, Paris Bordone e altri) e il gioco è fatto. Ovviamente, le opere veramente importanti non le smuovi, quindi il nucleo principale è costituito da quadri e piccole sculture provenienti dal Kunsthistorisches di Vienna (prima tappa di questa mostra) piú altri raccattati qua e là (Accademia, Uffizi, etc.) un po’ cosí, a caso. Sempre un bel vedere, beninteso, ma di ragioni scientifiche, neanche l’ombra.
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