domenica 30 ottobre 2022

spadaccia

 

Il Partito Radicale nasce verso la fine degli anni Cinquanta, fondamentalmente come prosecuzione politica di varie esperienze associative goliardiche universitarie, e con la compresenza della cerchia liberale del “Mondo” di Pannunzio. Pannella e Spadaccia sono presenti fin dall’inizio, appartenendo agli universitari di cui sopra, ed è proprio grazie alla propria assidua militanza che Spadaccia ha i titoli per rievocare momento per momento lo sviluppo del partito e chiamare all’appello le numerosissime presenze, note e meno note, che hanno partecipato all’impresa. Per il primo decennio e oltre, l’obiettivo politico del partito è stato quello di unire le forze laiche e liberali per contrastare il monopolio della Democrazia Cristiana. L’impronta era quella della sinistra liberale: si guardava perciò prevalentemente al PSI e a repubblicani e liberali, mentre verso il PCI (anche per la sua distanza dai socialisti) la diffidenza è sempre stata reciproca, e veniva considerato probabilmente a ragione parte dell’establishment. Da un certo punto questo proposito unitario rimane sullo sfondo e prevale il perseguimento di obiettivi materiali, trasversalmente raggiungibili, ovvero i diritti civili, a cominciare da divorzio, aborto, eccetera. Per chi avesse conosciuto i radicali solo da pochi decenni, è illuminante conoscerne l’origine “goliardica”, in virtú della quale trovano spiegazione tante stramberie di cui si sono resi protagonisti (regalare i denari del sovvenzionamento pubblico ai partiti, regalare marijuana, ecc., o la candidatura di personaggi per cosí dire eccentrici): si trattava di atti macroscopici per arrivare alle masse in termini di risonanza mediatica, comunque mai gratuiti, e sintomo della vivacità, apertura mentale e indole provocatoria che solo un piccolo partito può permettersi. La vitalità che ha mantenuto per tutta la sua esistenza si materializzava nella proliferazione di enti e associazioni correlate al partito, ma in grado di accogliere anche chi non vi volesse aderire ma partecipasse alle stesse lotte. Dato che a livello nazionale non ha mai sfondato in termini di percentuali elettorali, pur raggiungendo a volte cifre ragguardevoli per una formazione cosí minuscola, viene dato luogo a sovra- e sottopartiti transnazionali, liste Pannella, liste Bonino, Rose nel Pugno, europeisti, eccetera, che ne hanno di fatto smaterializzato la consistenza e causato una enorme dispersione delle forze non inesauribili di cui disponeva.

Sellerio, 2021, 764 pagg. 24 euri