sabato 30 ottobre 2021

giallo è il colore dell'Eni

 


Il colore giallo che fa da sfondo alla copertina del “Futuro dell’energia”, libretto allegato a Panorama di qualche settimana fa, si addice molto alla sensazione che si tratti di una operazione promozionale dell’Ente Nazionale Idrocarburi. In ognuno dei capitoli che descrivono i temi della transizione energetica verso la riduzione dei gas serra — uno degli obiettivi del PNRR che tanti danari sta muovendo e che desta l’interesse degli operatori del settore — in ogni capitolo, dicevamo, si precisa che l’Eni sta svolgendo delle ricerche in quello specifico settore, anche in quelli attualmente vietati in Italia, quali l’energia nucleare (fissione e fusione), che vedono quindi l’azienda nazionale operare presso mercati esteri nei quali è consentito. Mettendo da parte le illazioni da persuasione occulta, è interessante considerare che alcune delle applicazioni tecnologiche attualmente in fase di sviluppo per la riduzione dell’anidride carbonica e dell’inquinamento — quali l’auto elettrica o gli stessi generatori eolici — risalgono in realtà agli albori dell’attività umana (ritroviamo addirittura la leggendaria invenzione di Archimede per concentrare i raggi solari), e furono messe da parte a causa della convenienza economica nello sfruttare l’energia derivante dal carbone e dal petrolio, molto piú efficiente nei risultati ma enormemente piú inquinante.

sabato 23 ottobre 2021

cuncurèss

 


Se non si fosse data l’occasione di celebrare il settecentesimo anniversario della morte di Rainaldo da Concorezzo — vescovo di Ravenna ai tempi di Dante — pochi avrebbero saputo che fin dagli anni Cinquanta furono fabbricate delle copie parziali dei famosi mosaici ravennati, che da allora hanno girato il mondo allo scopo di promuovere turisticamente la regione emiliana, approdando infine nel paesotto brianzolo che temporaneamente li sta ospitando nella sede della mostra celebrativa di cui sopra. Alla faccia di tutte le realtà virtuali, la mobilitazione fisica di tot tonnellate di mosaici (copie molto fedeli agli originali) permette ai visitatori un’esperienza cosí ravvicinata che neanche la visita in loco permetterebbe loro. Inoltre, l’importanza di queste opere — per via della loro antichità risalente ai primi secoli dell’era cristiana, e la loro collocazione spaziale e culturale tra l’impero d’occidente e quello d’oriente — sta nell’essere una chiave d’interpretazione per l’iconografia sacra dei secoli successivi, e una testimonianza della divisione teologica che al tempo sussisteva tra ariani e ortodossi.

domenica 10 ottobre 2021

corto reloaded

 

“Oceano nero”, ovvero la giovinezza di Corto Maltese, scaturisce giustamente dalla Francia — o meglio, editorialmente dalla Svizzera ma ad opera di autori francesi — dove l’eroe di Hugo Pratt era nato originariamente con “La ballata del mare salato”, che viene difatti evocata nel titolo. Gli ingredienti principali li ritroviamo tutti: Rasputin, l’ambientazione esotica, l’esoterismo, i personaggi molto caratterizzati, una laconica e distaccata crudeltà sentimentale, etc. — ma sono calati in una realtà parallela rispetto all’età presunta corrispondente di Corto-giovane (un po’ come avviene per tutti i reload dei supereroi Marvel). Un vero e proprio colpo da maestro è la rievocazione dell’attacco alle torri gemelle, che fissa un riferimento temporale nel quale la storia è collocata, ma che è utilizzato come semplice oggetto narrativo, a mo’ di tigre di salgari, solo en passant per risolvere una scena d’azione. I collaudati disegni “liquidi” di Bastien Vivès ricordano lo stile sintetico dell’ultimo Pratt — che vedeva il fumetto come letteratura disegnata, ma disegnata sempre meno, e sempre piú pensata — alle volte un po’ sciatti, ma comunque funzionali ed esteticamente interessanti e assai personali.

Cong edizioni, 168 pagg. in bianco e nero, 19,50 euri