giovedì 18 maggio 2023

a volte ritornano

 

Ristampa integrale delle storie di Conan, a partire dai primi 4 albi americani contenuti in questa prima uscita, pubblicati originariamente tra il 1970 e il ’71 negli USA e arrivati nel 1973 in Italia, con Roy Thomas ai testi e Barry (Windsor-) Smith ai disegni (chine di Dan Adkins e Sal Buscema, se vogliamo essere pedanti). Gli autori devono ancora prendere le misure del personaggio: infatti i testi non sono ancora quelli belli e letterarii che ci aspettiamo dal Roy Thomas di solo un po’ di tempo piú là, e i disegni di Barry Smith sono piuttosto discontinui, anche se alcune pagine — segnatamente quelle di apertura del secondo e terzo numero — già mostrano i segni della raffinatezza futura. Nella quarta storia le vignette si fanno molto ridotte e le pagine si frammentano fino a 10-12 riquadri: verosimilmente, ciò nasce dalla necessità di comprimere nelle 20 pagine standard i due racconti d’origine, ma ci piace pensare che sia anche dovuto all’influenza dello stile di un certo Guido Crepax, che in quegli anni doveva già essere abbastanza noto anche oltreoceano. Nelle pagine redazionali si sottolinea come i racconti di Robert E. Howard degli anni Trenta dedicati al cimmeriano — ai quali il personaggio Marvel è ispirato — non superino le poche decine di avventure, ragion per cui, alla luce del fatto che le avventure del Conan a fumetti invece raggiungono le diverse centinaia, possiamo dire che il “vero” Conan è ormai quello della nona arte.

sabato 6 maggio 2023

piccolo spazio pubblicità

Non un libro sul pensiero positivo o sul buddismo zen, ma sulla pubblicità, e nella fattispecie sui rapporti di lavoro tra agenzia e cliente, scritto da un art director britannico di successo (della Saatchi & Saatchi) a fine carriera. Da navigato esperto del settore, il buon(anima) Paul Arden sapeva bene che il risultato del prodotto pubblicitario non va misurato in termini assoluti ma è frutto di un compromesso tra i desiderata del cliente, gli spunti del creativo e l’enigmatico assetto mentale del pubblico ricevente. In questo senso, i pur numerosi consigli sulla creatività sono superati da quelli motivazionali, che non si riducono al banale motto “credere nelle proprie idee”, ma portano a mettersi nei panni della controparte per cercare di vendere quelle idee, approfittando anche dei punti deboli della committenza, senza rinunciare al coraggio necessario per sostenere qualche soluzione non convenzionale alla quale si creda particolarmente, anche a rischio del licenziamento (conseguente l’eventuale fallimento nell’acquisizione della campagna).

Phaidon Press, 2003, 128 pagg.

Cut-out:

Do not put your cleverness in front of the communication.

If you get stuck, draw with a different pen.

"Success is going from failure to failure with no loss of enthusiasm" (Churchill)

"To become a champion, fight one more round" (J. Corbett)